Test celiachia

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Analisi celiachia a Catania

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Test celiachia Polilab Srl

Presso Polilab Srl a Catania è possibile effettuare un'analisi celiachia (Test glutine).

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INFORMAZIONI SULLA PATOLOGIA La celiachia, detta anche morbo celiaco, è una infiammazione cronica dell'intestino tenue, scatenata dall'ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. In questi soggetti la celiachia rende tossici tutti gli alimenti derivati dai cereali quali frumento, orzo, segale, farro e altri cereali minori, generando gravi danni alla mucosa intestinale quali l'atrofia dei villi, caratterizzata da un quadro clinico particolarmente variabile, che va dalla diarrea profusa con marcato dimagrimento, a sintomi extraintestinali. L'intolleranza al glutine viene contrastata dall'organismo con la produzione di una severa risposta anticorpale che è la vera causa del danno alla mucosa intestinale e della conseguente ridotta capacità di assorbimento dell'intestino. L'unico trattamento possibile per la celiachia è una dieta priva di glutine (gluten-free), che permette di ridurre ed eventualmente eliminare i sintomi e di ricostituire i tessuti intestinali. La celiachia può essere identificata con assoluta sicurezza attraverso dosaggi sierologici di specifici anticorpi e biopsia dell'intestino tenue per determinare l'atrofia dei villi intestinali attraverso l'esame istologico. è importante che gli accertamenti diagnostici per la celiachia siano eseguiti in corso di dieta comprendente il glutine. Le categorie di anticorpi attualmente in uso nella diagnostica sono: Anticorpi anti-gliadina (AGA), rivolti verso componenti del glutine. La gliadina è una sottofrazione proteica del glutine in grado di evocare la risposta immunitaria abnorme che porta all'atrofia dei villi intestinali. Nel siero dei pazienti celiaci vengono rilevati anticorpi anti-gliadina sia della classe IgA (meno sensibili ma più specifici) sia della classe IgG (più sensibili ma meno specifici). Gli AGA vengono utilizzati anche per il follow up dei pazienti celiaci in dieta gluten free. Autoanticorpi anti-endomisio (EMA), diretti contro le componenti delle cellule intestinali dell'organismo. Il dosaggio plasmatico degli autoanticorpi anti-endomisio di classe IgA rappresenta uno dei test sierologici più specifico e sensibile. Il livello sierico degli autoanticorpi anti-endomisio si determina con metodica IFI (immunofluorescenza indiretta) su sezioni criostatiche di esofago di scimmia o su cordone ombelicale umano. In caso di positività degli anticorpi anti-transglutaminasi IgA (tTG), la ricerca degli anticorpi anti-endomisio (EMA) è il test di secondo livello più importante per escludere o confermare l'intolleranza al glutine e formare dunque una diagnosi di celiachia. Autoanticorpi antitransglutaminasi (tTGA), le più usate ai fini diagnostici. La determinazione sierica degli anticorpi anti-transglutaminasi (anti-tTG) ha in gran parte soppiantato quella degli EMA, divenendo l'indagine biochimica di prima linea e di prima scelta per la diagnosi di malattia celiaca. Nel celiaco, in seguito all'esposizione a gliadina le transglutaminasi tissutali catalizzano la modifica strutturale di queste proteine, che vengono così riconosciute come anomale dal sistema immunitario. Se i livelli di questi anticorpi appaiono superiori alla norma, il paziente è probabilmente celiaco e per questo candidabile ad ulteriori esami di accertamento. In associazione ai test sierologici, può essere richiesto dal medico il test genetico per ricercare l'aplotipo HLA DQ2/DQ8. Nel complesso di istocompatibilità HLA vi sono due geni DQA1 e DQB1, ciascuno in duplice copia, che codificano rispettivamente la catena alfa e beta di un eterodimero (proteina formata da due subunità diverse) presente sulla superficie di alcune cellule del sistema immunitario. Se un individuo presenta gli alleli DQA1*05 e DQB1*02 produce l'eterodimero chiamato DQ2, a rischio maggiore di celiachia (circa l'80% dei celiaci è DQ2). Gli alleli DQA1*03 e DQB1*03:02 codificano l'eterodimero DQ8, a rischio minore di celiachia (10% dei celiaci). Tra i celiaci vi sono anche individui DQA1*05 negativi, cioè per il gene DQA1 possiedono alleli diversi non predisponenti alla celiachia, ma DQB1*02 positivi che hanno, quindi, solo la catena beta di DQ2 (5% dei celiaci). Soggetti con l'eterodimero DQ2 completo e omozigoti per l'allele DQB1*02 (25-30% dei celiaci) hanno il rischio più elevato di celiachia, sono refrattari alla dieta e possono sviluppare linfomi. Per la determinazione del DQ2 è quindi necessario analizzare sia DQA1*05 che DQB1*02 perché la presenza di entrambi gli alleli porta a un rischio molto più alto della presenza del solo allele DQB1*02. Negli ultimi anni l'indagine genetica ha acquisito un'importanza sempre maggiore. La tipizzazione HLA nella celiachia quindi è un test di suscettibilità che valuta la maggiore o minore predisposizione di un individuo a sviluppare la malattia in base alla presenza/assenza di fattori di rischio (DQ2, DQ8 o DQB1*02). La presenza di una delle combinazioni HLA di predisposizione determina un aumento del rischio di celiachia, mentre l'assenza delle stesse rende del tutto improbabile lo sviluppo della malattia. METODICA D'INDAGINE Il test effettuato è di tipo predittivo e consente di effettuare uno screening dell'aplotipo nella diagnosi della celiachia; si tratta di un'indagine di biologia molecolare (Real-Time PCR) finalizzata all'identificazione delle forme alleliche DQA1 e DQB1. L'indagine HLA è indicata come test di II livello in caso di incertezza diagnostica (p.e. anticorpi e/o biopsia dubbi o discrepanti) o in soggetti appartenenti a categorie a rischio, cioè familiari di celiaci (genitori, figli e fratelli) e pazienti affetti da malattie associate alla celiachia (diabete mellito tipo 1, deficienza selettiva di IgA, tiroidite autoimmune, epatite autoimmune, Sindrome di Down, Sindrome di Turner, Sindrome di Williams). ESAMI ASSOCIATI Anticorpi anti-endomisio (EMA), Emocromo, VES, PCR (proteina C-reattiva), Vitamina D, Vitamina B12 e Folati, Ferro, Transferrina e Ferritina. INTERPRETAZIONE RISULTATI I soggetti predisposti a sviluppare il morbo celiaco risultano portatori dell'allele DQA1*05, DQB1* 03:02 e/o presentano, sia in forma eterozigote che omozigote, l'allele DQB1*02. Questi soggetti codificano per una proteina alfa (nel caso del gene di DQA1) e/o per una proteina beta (nel caso del gene DQB). ALIMENTAZIONE ADEGUATA PER PAZIENTI AFFETTI DA MORBO CELIACO è necessario evitare il consumo di tutti gli alimenti contenenti glutine (grano, orzo, segale, farro, avena e cereali simili) pur mantenendo una dieta bilanciata e variegata.

Principali disturbi analizzati con un test glutine

Celiachia Enteropatia glutine-sensibile Sensibilità al glutine non celiaca (NCGS) Allergia al frumento o ai cereali Atassia del glutine Dermatite erpetiforme (DH)

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Analisi celiachia - Domande Frequenti

I kit per l'analisi dei campioni di sangue sono disponibili in diverse marche. Le istruzioni del kit devono essere seguite e possono variare tra i produttori.

I sintomi più comuni dell'insensibilità al glutine sono diarrea, perdita di peso, affaticamento e gas.

Al momento non esiste una cura per la sensibilità al glutine, si verifica geneticamente ed è meglio evitare gli alimenti che la causano.

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Test celiachia - a cosa serve e come si effettua

In un senso molto letterale, siamo ciò che mangiamo. Il nostro corpo reagisce in base a ciò che mangiamo incorporando i componenti sani di quell'alimento nel nostro corpo. Tuttavia, m...

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Questi dettagli sono aggiornati al 11/10/22