L’importanza del Pap Test per la prevenzione
Il Pap Test prende il nome dal dottor Papanicolaou, che lo ha inventato, ed è previsto per tutte le donne nella fascia di età dai 25 ai 65 anni, anche se è possibile farlo prima e dopo, ad esempio durante la menopausa, per controllare lo stato dell’utero e i livelli ormonali, oppure le condizioni dell’endometrio.
È un esame non invasivo che si effettua durante la visita dal ginecologo e che consente di prevenire i tumori perché è in grado di individuare le cellule precancerose che potrebbero, negli anni, diventare pericolose. Grazie a questo esame preventivo è possibile oggi diminuire drasticamente la mortalità delle donne a causa del tumore alla cervice uterina.
In Italia, infatti, le statistiche indicano che i numeri del cancro sono in aumento, con oltre 1000 casi al giorno. Il Ministero della Salute conferma che più o meno il 40% di questi tumori può essere prevenuto non soltanto con uno stile di vita corretto, quindi ad esempio eliminando o riducendo il fumo, gli alcolici e gli additivi chimici, ma anche con gli esami preventivi.
Qual è la differenza tra Pap Test e Test HPV?
Il Test HPV è un test molecolare che identifica le infezioni di HPV, il Papilloma Virus Umano. Può essere integrato o sostituito dal Pap Test, ma solitamente si effettua in caso di anomalie cellulari evidenziate durante il Pap Test, per confermare o escludere l’infezione da HPV. La differenza risiede anche nel tipo di esame: il Pap test è un esame citologico che prevede l’analisi delle cellule prelevate al microscopio, mentre l’HPV Test è un esame molecolare, rileva il DNA delle cellule, e si può effettuare anche su di un campione di urine.
Pap Test: che cos’è?
Il Pap Test è un esame di prevenzione per individuare precocemente il tumore del collo dell’utero. Può essere effettuato da tutte le donne sane e in particolare dopo l’inizio dell’attività sessuale. L’esame è in grado di identificare un’eventuale infezione da HPV. Il virus del papilloma umano comprende diverse varianti, molte delle quali sono a basso rischio, cioè non sono potenzialmente cancerosi, ma esistono due ceppi, HPV 16 e HPV 18, che possono trasformarsi in cancro.
Il Pap Test è in grado di individuare le lesioni che potrebbero diventare tumorali.
Il test è utilizzato inoltre per altre analisi: ad esempio per individuare infezioni batteriche e virali, o causate da funghi, come la candida. Inoltre, è utile per raccogliere informazioni sul sistema endocrino femminile anche dopo la menopausa.
Pap Test: come si fa?
L’esame si effettua durante una normale visita ginecologica e consiste nell’inserimento in vagina di un divaricatore che rende visibile la cervice. In seguito, con un piccolo spazzolino, si preleva una piccola quantità di materiale. La secrezione prelevata viene fissata poi su di un vetrino, ed in seguito analizzata al microscopio alla ricerca di eventuali lesioni o anomalie. I risultati sono disponibili in pochi giorni.
Quali precauzioni prendere prima di fare il Pap test?
Prima di sottoporsi al Pap Test i ginecologi raccomandano di non avere rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti alla visita e di non inserire creme, lavande o ovuli vaginali. Inoltre, il Pap test non va fatto durante il ciclo mestruale; quindi, andrebbe prenotato almeno una settimana prima del ciclo previsto oppure almeno tre giorni dopo il termine. Queste precauzioni sono necessarie per una perfetta visibilità delle cellule prelevate.
Che cosa fare in caso di Pap Test positivo?
Un risultato positivo nel Pap Test significa che sono state trovate delle cellule anomale, e che sono necessari esami successivi. Gl esami più frequenti in questo caso son la colposcopia, la biopsia l’HPV Test. È importante sapere che un risultato positivo non è indice di tumore al collo dell’utero.
Pap test: ogni quanto farlo?
I medici raccomandano l’esame con una frequenza da uno a tre anni come screening. Il motivo è che nelle prime fasi, il tumore al collo dell’utero è senza sintomi, e perciò è possibile prevenirne la comparsa e intervenire in tempo.
Pap test: quando farlo?
Generalmente il Pap test fatto dai 25 anni in poi o comunque dopo l’inizio dell’attività sessuale, e fino ai 65 anni. È comunque possibile farlo in gravidanza, informando il dottore della propria condizione, in menopausa e anche prima dei 25 anni. Allo stesso modo, è possibile fare il Pap test anche se si prende la pillola, oppure se si utilizza una spirale.
Il Pap test fa male?
Il Pap test non è un esame doloroso. Può risultare leggermente fastidioso perché prevede l’inserimento di uno strumento dilatatore (lo speculum) in vagina, ma molto dipende dalla delicatezza e dalla competenza dell’operatore (ginecologo o ostetrica) e dalla capacità di restare rilassate, ad esempio con dei profondi respiri.
Si può fare il Pap test se si è vergine?
È possibile fare il Pap test anche se si è vergini. In questo caso è importante avvisare il dottore, che adotterà particolari precauzioni per non danneggiare l’imene, e userà uno strumento meno invasivo per la dilatazione.
Inoltre, anche se prima dell'inizio dei rapporti sessuali è molto raro avere un'infezione da papilloma virus, esistono delle forme rare di infezione che possono a svilupparsi anche senza i rapporti. È bene sapere che i vaccini contro l'infezione del papilloma virus non sostituiscono la necessità di fare questo test periodicamente.
Pap test gratuito
Il Servizio Sanitario Nazionale prevede molti programmi di screening gratuito per i tumori più diffusi. Tra questi vi è lo screening per la prevenzione del tumore al seno e lo screening per la prevenzione del tumore al collo dell’utero.
Il Pap Test è gratuito ogni tre anni per tutte le donne tra i 25 e i 64 anni: per questo esame è sufficiente informarsi con la propria ASL di riferimento: esistono inoltre delle strutture convenzionate, in cui fare il Pap test gratis con l'impegnativa del proprio medico curante.